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Un po'di storia - 1 (da Wikipedia)

Con il Congresso di Vienna del 1815, che riprese i termini di pace già stipulati con il precedente trattato, l'alta val di Magra, comprensiva del circondario di Pontremoli e di Bagnone, con tre comuni della val di Taro, passò sotto il dominio degli stati parmensi con la denominazione di Lunigiana parmense, mentre la media valle e le città di Carrara e Massa formarono una nuova provincia del Ducato di Modena e Reggio. Al ramo dei Borbone di Parma, ai quali spettava legittimamente il Ducato di Parma e Piacenza, venne affidato il piccolo ducato di Lucca con la clausola che, alla morte di Carlo Ludovico di Borbone, il ducato sarebbe stato assegnato al Granducato di Toscana.

La nuova duchessa di Parma realizzerà in seguito la strada Parma-La Spezia, asse strategico di collegamento fra i porti dell'alto Tirreno e l'entroterra padano e più generalmente tra nord e sud d'Italia.

Dopo la seconda guerra d'indipendenza italiana, con l'annessione al regno di Sardegna venne creata la regione "Emilia" (prendendo il nome dal termine accademico storico che definiva l'antica regione augustea Regio VIII).

Nel 1859 il governatore di Modena e presidente dell'Emilia Luigi Carlo Farini (che aveva avuto l'incarico di gestirne l'annessione al Piemonte) suddivise il territorio della Lunigiana storica, con la creazione della provincia di Massa e Carrara comprendente la val di Magra e la Garfagnana, mentre La Spezia e laval di Vara, da secoli parte della Repubblica di Genova e dal 1814 del Regno di Sardegna, furono integrate alla provincia di Genova.

Successivamente negli anni 1861, 1888 e 1892, Pontremoli in passato parte del Ducato di Parma, chiese l'annessione a Parma, mentre Massa fin dal 1863 richiese una revisione dei confini.

In effetti, la provincia di Massa-Carrara, nata dalla fusione dei territori della Lunigiana e dell'Alta Garfagnana, che avevano fatto parte del Ducato di Parma e Piacenza e del Ducato di Modena e Reggio, era stata in un primo tempo attribuita all'Emilia e solo a partire dal censimento del 1871 venne considerata come provincia toscana e non più emiliana.

Sempre sul finire dell'Ottocento, anche La Spezia chiese una revisione dei propri confini territoriali proponendo, senza successo, di unire il proprio territorio a quello di Massa Carrara. Ma nel 1923 quando fu creata la provincia della Spezia, venne esclusa da questa la val di Magra.


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