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Un po'di storia - 2 (da Wikipedia)


Alla vigilia della Costituente, il senatore Giuseppe Micheli propose sul suo giornale La Giovane Montagna, una regione emiliano-lunense comprendente le province della Spezia, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e il circondario di Pontremoli. Questa idea, durante l'Assemblea Costituente, ebbe l'appoggio di Carlo Sforza che chiese che nella istituenda regione venisse inclusa tutta la provincia di Massa Carrara sino a Montignoso, alla proposta si unirono altri nove deputati con il sostegno di tre Deputazioni provinciali. La stessa provincia della Spezia inviò ai deputati quattro opuscoli per sostenere questo progetto amministrativo.

Nell'ambito della Seconda Sottocommissione la proposta venne approvata il 18 dicembre 1946, indicando le seguenti 22 regioni:

«Le Regioni sono: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia-Appenninica, Emilia e Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Salento, Lucania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta». Ma nel febbraio del 1947 la questione venne riaperta dalla “Commissione dei 75” e su proposta di Nilde Iotti, che riferiva il parere del segretario del PCI Palmiro Togliatti, venne chiesta la sospensione di ogni decisione in merito, riservandosi di riprendere in esame il problema non appena in possesso degli ulteriori necessari elementi di giudizio. Dopo la crisi di governo del maggio 1947, si giunse al compromesso del 29 ottobre con l'ordine del giorno Targetti-Cevolotto-Grieco, che ritenne per il momento di non avere elementi sufficienti per procedere ad una seria determinazione delle circoscrizioni regionali secondo nuovi criteri, senza precludere «la possibilità di giungere ad un diverso assetto delle circoscrizioni regionali». Micheli, che nel luglio 1946 fu nominato ministro della marina nel governo De Gasperi, fu obbligato ad aderire all'ordine del giorno e all'articolo aggiuntivo di Costantino Mortati del 4 dicembre 1947, che consentiva entro cinque anni le modificazione delle circoscrizioni regionali e alla fine si decise di mantenere la vecchia regione Emilia-Romagna.


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