Forcieri: "La Spezia è il naturale sbocco a mare dell'Emilia e del centro-nord Europa"
Il saluto di Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità Portuale di La Spezia, ai presenti durante il convegno del 19 febbraio 2015, a Palazzo Soragna, Parma.
Gent.mi,
purtroppo oggi non potrò essere presente a questo interessantissimo dibattito organizzato dalla Libera Associazione Forense in collaborazione con l’Associazione Regione Lunezia.
Un sopraggiunto inderogabile impegno mi costringe a Roma dove ferve il dibattito, ormai si spera risolutivo, sulla riforma della portualità italiana, e ciò mi impedisce di essere tra i relatori di questo momento di confronto cui avrei volentieri portato il mio modestissimo contributo.
Mi permetto di inviarvi queste poche righe in cui riassumo il mio pensiero a riguardo, con l’auspicio di potere essere partecipe in una prossima iniziativa su questo importante tema.
Il tema di Lunezia “Area vasta” mi appassiona da tempo. Pochi anni fa non nascondo di essere stato, con la scusa dell’input fornitomi dalla proposta del Governo di tagliare le piccole province, artefice di una animata discussione su un progetto che affonda le sue radici agli albori della Repubblica italiana, quando i Padri dello Stato ridisegnarono per l'ennesima volta i confini del territorio italiano.
In quella occasione proposi di realizzare un’unica provincia tra La Spezia-Massa-Parma... che poi avrebbe dovuto decidere, attraverso un referendum popolare, in quale regione collocare la nuova realtà tra Liguria, Toscana, Emilia Romagna. Oggi, ovviamente, a seguito dell’eliminazione delle provincie, questa idea non può più essere presa in considerazione, ma tuttavia mi pare tuttora un’ipotesi percorribile quella di ragionare seriamente sull’”Area Vasta”, mettendo assieme enti, istituzioni, operatori economici e tutti coloro che potrebbero avere interesse a favorire un disegno strategico ricco di opportunità per entrambi i territori. Servirebbe organizzare insomma una vera e propria “rete” capace di integrare valori culturali ma anche economici di questo territorio.
E’ indubbio che Parma e La Spezia, ricche di assonanze culturali e storiche, sono i due centri che a mio parere avrebbero più interesse a fondere le proprie energie e potenzialità, essendo le economie delle rispettive provincie, strettamente connesse.
Non c’è dubbio che La Spezia sia il naturale sbocco a mare di Parma e più in generale dell'Emilia e dell'asse centrale padano e del centro-nord Europa. Notevoli in questi anni sono stati gli sforzi compiuti dagli operatori del porto e dalla stessa Autorità Portuale per incentivare il sistema intermodale che consentirebbe collegamenti più efficienti tra le due province: si tratta di connessioni di corridoio, nuove infrastrutture ferroviarie e ottimizzazione dei collegamenti stradali. Prima su tutte la Linea Pontremolese. Inoltre stiamo incentrando lo sviluppo del porto lungo la filiera: il retroporto di S.Stefano Magra, la banchina lunghissima e il corridoio logistico sull'asse Tirreno/Brennero.
Il porto della Spezia è infatti collegato al Corridoio Scandinavia – Mediterraneo attraverso la linea ferroviaria Pisa, Prato, Firenze che ha consentito l’inserimento dello scalo tra i Core Ports europei.
Tuttavia la linea La Spezia - Parma, la linea Pontremolese, circa 120 Km di linea ferroviaria, costituisce l'asse naturale di collegamento tra il Porto della Spezia e le aree logistiche di Parma, Verona, Padova.
La linea Pontremolese ha un ruolo importante per l’allacciamento del Porto della Spezia e del suo comprensorio logistico al Corridoio Tirreno Brennero, il cosiddetto Corridoio Ti.Bre., asse portante del Corridoio Scandinavia – Mediterraneo e per il decongestionamento dei nodi di Genova e Firenze, ma soprattutto potrebbe rappresentare la infrastruttura di collegamento e unione d i nostri territori.
I progetti di raddoppio della linea non sono stati ad oggi ancora completati e sono stati revocati i finanziamenti per diverse opere. Restano infatti da definire i finanziamenti per la progettazione del raddoppio della galleria di valico, opera fondamentale per l'ottimizzazione della linea.
Sulla direttrice La Spezia - Parma riveste poi particolare importanza anche il raccordo con il Cepim, interporto di Parma.
Attorno a queste tematiche si è sviluppato anche il forte interesse degli stakeholders, coinvolti nei numerosi progetti europei cui l’AP della Spezia fa parte. Ma questo è solo uno degli aspetti che andrebbero approfonditi nel caso si volesse davvero interagire per mettere a sistema gli aspetti comuni delle due provincie contigue.
Spero che il dibattito possa tenere conto anche di queste brevi considerazioni e che la discussione non si esaurisca nell’evento odierno ma si arricchisca di ulteriori spunti di riflessione che consentano sviluppi futuri.
Auguro a tutti i relatori, ai rappresentanti delle istituzioni e al pubblico presente buon lavoro.